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ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: IL MARE, IL PROFUMO, IL CARNEVALE.

ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: IL MARE, IL PROFUMO, IL CARNEVALE.

ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: IL MARE, IL PROFUMO, IL CARNEVALE.

Iniziamo con questo post una serie di viaggi nelle città che ospitano i nostri negozi monomarca, per scoprire le analogie che hanno con il nostro mondo e i nostri valori. La prima tappa è Venezia, dove il nostro negozio è in Campo San Bartolomeo 5383/A.

ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: LA REGINA DEL MARE.
Il rapporto di Venezia con il mare fa di questa città un luogo unico al mondo: letteralmente, nel mare Venezia affonda le sue radici, costruendo nella laguna le sue affascinanti dimore nobiliari. Al mare ha dovuto secoli di prestigio e ricchezza, che l'hanno resa uno dei centri culturali del mondo, porta privilegiata dello scambio fra oriente e occidente. Con il mare, poi, la città rinnova ogni anno un vero e proprio patto d'amore, quello "sposalizio con il mare" che nel giorno dell'Ascensione (La Sensa, in dialetto veneziano) viene rievocato con un affascinante corteo storico. E per chi, come noi, ha nel mare il cuore stesso della propria identità, una città così è un luogo privilegiato dove essere.

ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: IL PROFUMO DELLA STORIA.
Da sempre centro delle rotte commerciali con l'oriente, Venezia importava essenze pregiate per
trasformarle in profumi preziosi creati artigianalmente dai "muschieri" cioè dai profumieri che nella storia della città lagunare hanno avuto un ruolo centrale, contribuendo al fascino delle dame mascherate che si lasciavano conquistare da Casanova e dai suoi emuli. All'arte profumiera Venezia dedica anche un museo: nelle sale del Museo Mocenigo, un percorso storico, olfattivo, visivo aiuta a immergersi nella tradizione artigianale che rappresenta un altro dei punti cardine della nostra identità.

ACQUA DELL'ELBA A VENEZIA: IL PROFUMO DEL CARNEVALE.
Se si parla di Venezia, però, è obbligatorio parlare di Carnevale: un periodo dell'anno che tradizionalmente iniziava il giorno di Santo Stefano, quando si dava il via alla stagione dell'opera e dei balli nel Teatro La Fenice, e che aveva il suo culmine nel martedì grasso. La seduzione fra le maschere avveniva spesso per via olfattiva, un'abitudine sensuale che il già citato Casanova conosceva benissimo, dal momento che i profumi erano uno dei regali con cui corteggiava gli oggetti dei suoi desideri. Chissà che quest'anno, durante il Carnevale, una storia di seduzione si sviluppi grazie alle note dei nostri profumi...

 

Ph. Roberto Rosa/Veneziadavivere.com


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