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Letture d'agosto: "Mare", un racconto di Giulia Colombo

Letture d'agosto: "Mare", un racconto di Giulia Colombo

Letture d'agosto: "Mare", un racconto di Giulia Colombo

Colori, suggestioni, evocazioni legate a colori e immagini... è così che Giulia Colombo, un'altra amica della nostra Community, ha scelto di descrivere il mare rispondendo alla nostra richiesta di mandarci un racconto.

 

Eccoti. Profondo, armonioso, incredibilmente vivo, ma calmo ed equilibrato nelle tue emozioni.
Blu. Di tutte le tonalità di blu. Anche quelle che non conoscevo nè pensavo esistessero.
Il tuo moto costante, la tua costante ricerca di trovare te stesso e stare in equilibrio.
Maestoso ed instancabile nel sentire e contrastare l’altalenare del tuo mondo profondo.
. . .
Con te non mi sento sola.
Sei una presenza amica e mi inviti a non rifuggire le situazioni, ma ad imparare ad accoglierle.
Nel viaggio mi insegni a danzare, a sentire onda con onda la Musica che tutto muove. Quelle note che mi chiedono di essere autentica, di guardare al mio distacco e alla mia introversione.
Il tuo è un invito a leggere il mio cauto attendere, le mie paure, il mio temporeggiare, la mia scarsa capacità di adattarmi alle circostanze in modo sereno.
Mi chiedi di guardare al mio grigio e mettermi in contatto con esso, senza più tentare di cancellarlo e rifuggirlo.
Porto parole, stampate. Sono impresse su di me, nere, apparentemente frammentate o non leggibili.
Esse sono una storia, un’origine, un messaggio. Chissà, un invito.
Sono impresse in me, familiari, che mi par di sapere, ma sono parole che per essere scoperte hanno bisogno di tempo e abbandono del rifiuto di lottare per la superficiale convinzione che perché scritte in nero siano già chiare e conosciute.
. . .
Qualcosa ti increspa e invita a danzare, e tu lo fai con me.
Guardo. È una vibrazione vitale, grande, pura e silenziosa.
È la grande speranza di aprirsi al futuro che muove creativa le tue onde e fiduciosa sospinge me, nel mio primordiale viaggio.
La grande nuvola, serena, bianca e luminosa, soffia gioiosa i riccioli di un dolce e forte vento che mi pone davanti alla mia libertà.
Guardo il cielo: è di un azzurro terso e limpido.
Lui, tuo leale ed idealistico fratello, si estende, bello, fin dove mi è concesso di arrivare con lo sguardo ed anche oltre. Ermetico, con la sua presenza mi invita a muovermi armoniosa sulla linea originale che vi separa, portandomi a riflettere, fiduciosa delle mie capacità.
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Sopra di me giunge festoso ed estroverso un aquilone. Si muove fervidamente allegro nel suo incedere e, giallo, mi chiama ad ammirare le sue molte aspettative sul futuro, la voglia di immaginare che lo tiene alto nel cielo sprezzante della paura di rinnovarsi di fronte al repentino cambiare delle cose. Le sue frange sono rosse, energie vitali che, decise, si muovono nel cielo.
Mi sorride e mi invita a non lasciare posto alle paure.
. . .
E io mi riempio di colori e di fiducia.
Respiro il tuo profumo caldo e familiare, le energie che danzano allegre e vive intorno a me, attorno a noi.
Sento la luce che rinvigorisce e rinforza le mie pieghe e mi mostra che non sono così debole.
Mi fa prendere coscienza che sono viva e capace di affrontare il movimento dell’esistenza che sento attraverso le tue dolci e belle onde; che le parole che porto scritte sono di una pagina che mi appartiene, che non sono illeggibili, ma chiare e semplicemente da rincorrere e scoprire nel tempo del viaggio che con coraggio posso vivere, barchetta di carta.
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Con le volute delle tue onde, giocano gioiosi i miei pensieri, nelle tue gocce la vitalità dei miei sogni e desideri.

Ed eccoti. Blu. Di tutte le tonalità di blu. Anche quelle che non conoscevo né pensavo esistessero.


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