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MARCIANA BORGO D’ARTE: INSTALLAZIONI D’AUTORE FRA ARTE E NATURA.

MARCIANA BORGO D’ARTE: INSTALLAZIONI D’AUTORE FRA ARTE E NATURA.

MARCIANA BORGO D’ARTE: INSTALLAZIONI D’AUTORE FRA ARTE E NATURA.

Chi passerà le vacanze all'Isola d'Elba e si troverà a percorrere le vie del vecchio borgo di Marciana, fino al 30 settembre, potrà incontrare le installazioni ambientali che importanti artisti hanno realizzato per Marciana borgo d'Arte, festival sponsorizzato da Acqua dell'Elba. Nel titolo per semplificare le abbiamo chiamate “installazioni”, ma il termine tecnico per le opere di cui vi parliamo sarebbe “site specific”, ovvero interventi realizzati su misura per il luogo in cui saranno esposte.

Fra le sei realizzate sul tema dell'edizone 2019, Arte e Natura, oggi abbiamo scelto di presentarvene alcune legate fra loro dall'utilizzo di materiali naturali o dalla loro ri-creazione: a voi ovviamente l’esperienza di scoprirle tutte, alternandole alle mostre temporanee e agli altri eventi che contribuiscono ad arricchire il programma di questa manifestazione di successo. Con la promessa che anche alle altre installazioni dedicheremo spazio in prossimi articoli del blog. 

 Iniziamo dalla “Porta del mare e del cielo”, con cui gli artisti Marcello Chiarenza e Tonino Negri hanno realizzato un passaggio ideale fra il mare e il bosco di castagni da cui provengono tutti i rami con cui è statarealizzata questa enorme struttura autoportante. Una struttura che alla fine della manifestazione tornerà nel bosco per trasformarsi in un esempio di “land art”, simbolo del progetto dell’Associazione Pedalta di creare un castagneto da frutto che racchiuda tutte le varietà di marroni presenti sull’isola.

Anche Sedicente Moradi ha scelto il legno per il suo site specific intitolato "Urban Jungle", un suggestivo cavallo che completa il bestiario con cui l'artista fiorentino per sottolinea l’appartenenza di ogni essere vivente alle leggi della natura. Fra le sue creature più ammirate, l’unicorno, la giraffa e il coccodrillo che nel 2017 hanno trasformato il lungarno di Firenze in un paesaggio da sogno.

Sono pietre marine, invece, le protagoniste di “Memorie d’Acqua”, ma ricreate da Alfredo Gioventù attraverso un uso sapiente della ceramica. Attraverso questo passaggio quasi alchemico, l’essenza terrena delle pietre viene sublimata in un oggetto d’arte che ne è al tempo stesso rappresentazione e superamento verso una dimensione più spirituale. Chi volesse approfondire il lavoro di Alfredo Gioventù potrà seguire la personale che sarà inaugurata il 17 agosto a Portoferraio, ma di questo parleremo in un prossimo post dedicato al rapporto fra Acqua dell’Elba e l’arte, con un’intervista al maestro.

 

 

 

Foto di Niccolò Ridi per Marciana Borgo d’Arte


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