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PISA, PALAZZO BLU: ACQUA DELL'ELBA ALLA MOSTRA DI GIPI.

PISA, PALAZZO BLU: ACQUA DELL'ELBA ALLA MOSTRA DI GIPI.

PISA, PALAZZO BLU: ACQUA DELL'ELBA ALLA MOSTRA DI GIPI.

Dopo l'inaugurazione di Marciana Borgo d'Arte, un altro appuntamento legato alla creatività attende Acqua dell'Elba. Venerdì 14 giugno a Pisa, nelle sale di Palazzo Blu si inaugura la mostra "GIPI: Storie d'artista", dedicata a un autore italiano di fumetti che con la sua personalissima cifra estetica è riuscito a incantare pubblici di ogni parte del mondo. Acqua dell'Elba ha sponsorizzato l'evento, arricchito da un interessante catalogo da cui qui di seguito estrapoliamo alcuni argomenti, particolarmente utili per comprendere il mondo di GIPI.

LA RICERCA DELL'ONESTÀ: L'ESSENZA DELL'ARTE DI GIPI
La mostra che Palazzo Blu dedica a GIPI, nome d'arte di Gian Alfonso Pacinotti, permette di ripercorrere alcune fra le tappe fondamentali dell'artista pisano. Sono esposte tavole originali provenienti da alcune delle sue storie da "Esterno Notte" del 2003 fino a "La terra dei Figli" del 2013 e questo consente di segnare una linea stilistica precisa: la ricerca costante del mezzo espressivo più adatto, di volta in volta, a esprimere il contenuto e l'atmosfera di quanto narrato. Acquerello, china, gesso si alternano e si mescolano fra loro nel segno di quella che spesso GIPI chiama "l'onestà", cioè il desiderio di non assecondare il lettore proponendogli cose già conosciute che lo blandiscano, ma la volontà di offrirgli punti di vista sempre differenti.

LA POETICA DELLE STORIE DI GIPI
Se l'opera di GIPI si caratterizza per la varietà delle forme pittoriche e grafiche utilizzate, si può ritrovare in esse una estrema coerenza di contenuti, che ruotano spesso intorno ai temi dell'identità personale, del valore da assegnare alla memorie, di come la Storia con la S maiuscola sia formata dalle singole storie quotidiane dei protagonisti, l'incubo della perdita dell'identità e l'alternanza fra reale e virtuale, inteso sia come il mondo onirico sia come i mondi paralleli creati dai videogiochi. In una parola, al centro dell'opera di GIPI non ci sono compiacimenti estitici o narrativi, ma la potenza di ritratti di uomo scavati come nella pietra dagli elementi naturali.

GIPI, LA SOCIETÀ, IL MONDO CONTEMPORANEO
Quando un artista riesce a comunicare in modo efficace con gli Stati Uniti come con la Francia, con l'Italia come la Corea significa che è riuscito a toccare le corde più profonde che caratterizzano l'essenza dell'essere umano, al di là della sua provenienza geografica, a scavare nelle speranze e nelle paure che riempiono la vita della gente in ogni angolo del mondo, a provocare reazioni inattese, capaci di variare a seconda delle differenti tradizioni culturali con cui reagiscono le sue storie. Perché le storie, quelle belle e ben raccontate, sanno parlare all'anima della gente, inglobando nel loro mondo fantastico temi che travalicano l'attualità per diventare universali. Nei libri di GIPI (perché non sono "solo fumetti", il suo "Una Storia" è stata la prima graphic novel a essere candidata al premio Strega) questo miracolo succede in continuazione.

 

Per l'illustrazione: © Gipi (Gian Alfonso Pacinotti), Coconino Press.


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