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L'ESSENZA DEL FUTURO: #ELBA2035.

L'ESSENZA DEL FUTURO: #ELBA2035.

L'ESSENZA DEL FUTURO: #ELBA2035.

"Il miglior modo per predire il futuro è inventarlo". In questa frase dell'informatico Alan Kay si riassume il senso dell'incontro #Elba2035, che si è svolto nella sede del Parco Regionale dell'Arcipelago Toscano all'Enfola venerdì 7 giugno. La giornata di studio è stata una vera e propria anticipazione delle tematiche della seconda edizione di SEIF - Sea Essence International Festival, il festival dedicato alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare e della sua essenza. I lavori si sono aperti con l'esposizione delle relazioni dei tre autorevoli invitati, che hanno presentato le loro considerazioni a una platea che rappresentava gli operatori coinvolti nella costruzione del futuro dell'Isola d'Elba, dagli amministratori locali agli operatori economici, dalle associazioni di categoria alle associazioni ambientaliste. "L'intento di #Elba2035" ha riassunto il Presidente di Acqua dell'Elba Fabio Murzi "è quello di condividere con tutti gli stakeholder dell'isola alcune autorevoili riflessioni sugli scenari economici, sociali e ambientali che dobbiamo conoscere per operare scelte in grado di progettare un futuro che sappia coniugare lo sviluppo con il rispetto".

ASCOLTARE LE PERSONE, SALVAGUARDARE I VALORI.
Ad aprire i lavori è stata Monica Fabris, presidente di Episteme, società di ricerca e di marketing, che ha messo al centro di ogni progetto di sviluppo la necessità di ascoltare le esigenze delle persone, i loro gusti, i loro interessi per delineare un futuro che sappia dare risposte concrete a esigenze reali. Esigenze che sarà possibile soddisfare solo valorizzando l'aggregazione sociale dal basso su interessi condivisi, superando le divisioni dell'individualismo esasperato che ha rappresentato la tendenza degli ultimi decenni per sostenere progetti di sviluppo sostenibili anche dal punto di vista ambientale.

PENSARE AL 2035 PER SALVARE IL MARE ENTRO IL 2050
L'intervento in streaming da Bruxelles di Andrea Vettori, Vice Capo dell'Unità 'Utilizzo e gestione del territorio' della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, ha portato la giornata direttamente nel cuore del problema. I dati illustrati sono allarmanti: solo il 4% degli animali che popolano il nostro pianeta sono selvatici, mentre il 50% è destinato all'alimentazione umana, e il 50% della plastica monouso si trova in mare. Per fermare questa preoccupante deriva, l'Europa si è data una serie di obiettivi concreti, come la messa al bando dei 10 prodotti che maggiormente inquinano i mari e le spiagge, per cercare di raggiungere un obiettivo ambizioso: raggiungere entro il 2050 un impatto climatico pari a zero.

L'ISOLA COME MODELLO ECONOMICO
La relazione di Andrea Sartori Senior Consultant presso Altis-  Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha messo l'accento sul ruolo specifico delle isole come possibili laboratori sperimentali per la creazione di un'economia sostenibile. In territori piccoli e dalle biodiversità ben marcate, come le isole appunto, diventa possibile creare modelli di eccellenza nel campo dell'ecologia trasferibili poi a livello di regioni e di stati: dalla creazione di isole ecologiche nei porti all'abolizione dell'uso delle plastiche monouso, dai traghetti elettrici al car sharing. Perché il futuro nasce dal basso, proprio come il sole che sorge dal mare.

L'appuntamento con SEIF- Sea Essence International Festival, sarà a Marciana Marina dal 28 al 30 giugno 2019. Continuate a seguirci per saperne di più.


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